Il Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. GDPR) riconosce che l’interessato abbia il diritto di revocare il proprio consenso, precedentemente prestato, in qualsiasi momento. Il consenso è revocato con la stessa facilità con cui è accordato.
La revoca del consenso non pregiudica la liceità del trattamento basata sul consenso prima della revoca.
Il Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. GDPR) riconosce in favore delle persone una serie di diritti connessi al trattamento dei propri dati personali e prevede in proposito specifici strumenti di tutela.
Ricorrendo determinate condizioni, e fatte salve le limitazioni stabilite dall’art. 23 del GDPR, l’interessato ha il diritto di:
- chiedere l’accesso ai dati oggetto di trattamento (art. 15),
- chiedere la rettifica dei propri dati (art. 16),
- chiedere la cancellazione dei propri dati (art. 17),
- chiedere la limitazione del trattamento effettuato (art. 18),
- chiedere la portabilità dei dati trattati informaticamente in
virtù del consenso prestato dall’interessato o sulla base di un
contratto stipulato con lo stesso (art. 20), - opporsi, per motivi connessi alla sua situazione particolare, al
trattamento dei dati personali che lo riguardano effettuato per
scopi di interesse pubblico o privato (compresa la profilazione),
per finalità di marketing diretto, o di ricerca scientifica o
storica, o ancora per fini statistici (art. 21).
Attraverso questa pagina è possibile conoscere quali diritti possono essere esercitati dagli interessati nei confronti di CPL CONCORDIA Soc. Coop. e con quali modalità.
L’interessato può presentare al Titolare del trattamento un’istanza, senza particolari formalità, ad esempio utilizzando uno dei due moduli qui disponibili ed inviandolo con:
- semplice comunicazione tramite e-mail all’indirizzo gdpr@cpl.it, oppure
- tramite PEC all’indirizzo cplconcordiasoccoop@pec.cpl.it, oppure
- tramite posta raccomandata all’indirizzo CPL CONCORDIA Soc. Coop. via Achille Grandi 39, 41033 Concordia sulla Secchia (MO)
con la sola accortezza di indicare nell’OGGETTO, a seconda delle esigenze dell’interessato, che si tratta di “Revoca di un consenso GDPR” oppure di “Esercizio dei diritti GDPR”.
L’istanza può essere riferita, a seconda delle esigenze dell’interessato, a uno o più specifici trattamenti, oppure, nel caso di esercizio dei diritti a specifici dati personali, a categorie di dati o ad un particolare trattamento, oppure a tutti i dati personali che lo riguardano, comunque trattati.
Il Titolare informa che non potrà essere dato seguito a richieste qualora sussistano condizioni che impediscano di identificare inmodo corretto o univoco l’interessato.
L’identità si considera certa o, comunque, provata se l’interessato ha esibito una copia del proprio documento di identità in corso di validità o se ha indicato nella richiesta un numero sufficiente di informazioni affinché si possa ragionevolmente supporre che le stesse siano nella disponibilità esclusiva dell’interessato (es. e-mail proveniente da indirizzo di posta elettronica coincidente con quello indicato dall’interessato in altra sede, nei rapporti con la Società).
Qualora il Titolare del trattamento nutra ragionevoli dubbi circa l’identità della persona fisica che presenta la richiesta per la revoca del consenso, può richiedere ulteriori informazioni necessarie per confermare l’identità dell’interessato (inclusa la copia di un documento di identità in corso di validità che verrà eliminata immediatamente dopo l’accertamento dell’identità dell’interessato).
Il Titolare del trattamento deve fornire all’interessato idoneo riscontro, comunicando l’azione intrapresa riguardo all’istanza ricevuta e se abbia o meno dato seguito alla richiesta, specificando, in caso negativo, i motivi del mancato accoglimento della stessa:
- senza ingiustificato ritardo e, comunque, al più tardi entro 1
mese dal ricevimento della richiesta; - comunque, entro 2 mesi al massimo dal ricevimento
dell’istanza, tenuto conto della complessità e del numero delle
richieste pervenute.
In ogni caso, entro 1 mese dal ricevimento della richiesta, il Titolare del trattamento informa l’interessato della eventuale proroga del termine (a 2 mesi) e dei motivi del ritardo.
La risposta all’interessato è fornita attraverso lo stesso strumento e canale utilizzato da quest’ultimo, (es. e-mail), salvo diversa indicazione dell’interessato stesso espressa nell’istanza o altrimenti desumibile.
Il Titolare informa che non potrà essere dato seguito a richieste qualora sussistano condizioni che impediscano di identificare in modo corretto o univoco l’interessato.
L’identità si considera certa o, comunque, provata se l’interessato ha esibito una copia del proprio documento di identità in corso di validità o se ha indicato nella richiesta un numero sufficiente di informazioni affinché si possa ragionevolmente supporre che le stesse siano nella disponibilità esclusiva dell’interessato (es. e-mail proveniente da indirizzo di posta elettronica coincidente con quello indicato dall’interessato in altra sede, nei rapporti con la Società).
Qualora il Titolare del trattamento nutra ragionevoli dubbi circa l’identità della persona fisica che presenta la richiesta per l’esercizio dei propri diritti, può richiedere ulteriori informazioni necessarie per confermare l’identità dell’interessato (inclusa la copia di un documento di identità in corso di validità che verrà eliminata immediatamente dopo l’accertamento dell’identità dell’interessato).
L’interessato verrà informato, ai sensi dell’art. 12, paragrafo 4 del Regolamento (UE) 2016/679, al più tardi entro un mese dal ricevimento della presente richiesta, della conclusione dell’iter di valutazione/esecuzione dei diritti esercitati, degli eventuali motivi che impediscono al titolare di fornire le informazioni o svolgere le operazioni richieste, nonché della sussistenza di eventuali condizioni che impediscono al titolare di identificarlo come interessato, ai sensi dell’art. 11, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 2016/679.